La Pasqua è l’evento essenziale della vita del discepolo. “Se Cristo non fosse risorto vana sarebbe la nostra fede”. Gv 20, 1-9 ci descrive il mattino di Pasqua attraverso un’immagine: la corsa.
La corsa di Maria verso i discepoli per raccontare ciò che ha dedotto trovando il sepolcro vuoto e poi la corsa di Pietro e del discepolo amato verso il sepolcro.
Questa corsa è immagine della nostra vita di discepoli anche se tante volte siamo in corsa senza una meta (come i criceti che girano nella ruota della gabbietta) …. È un cammino che si fa insieme come fratelli, un cammino in cui l’altro è ricchezza per la mia vita e non minaccia per l’orticello che mi sono costruito. Se nel discepolo amato c’è ciascuno di noi, in Pietro si identifica la Chiesa, i pastori che il Signore ci ha posto accanto per camminare incontro a Lui. Ecco che allora fidandoci delle persone che il Signore ci ha donato come guida percorriamo questa strada considerandoci non semplicemente collaboratori ma corresponsabili nell’edificazione del Regno di Dio. E allora sarà davvero Pasqua… la sua e la nostra Pasqua!