Carissimi ancora buona Pasqua a tutti. La gioia del Signore Risorto possa davvero invadere le nostre case. Come detto nel Vangelo della notte di Pasqua: «Non è qui. È risorto, infatti, come aveva detto. Vi precede in Galilea; là lo vedrete» (cf. Mt 28, 6-7).
Dicevo nell’omelia di sabato notte che certo non era solo qui in Chiesa, la quale in questo tempo davvero sembra un sepolcro vuoto, ma pur se certi della sua presenza Eucaristica, non posso che sentire chiaramente per quella Parola “vi precede in Galilea” per noi vuol dire che ci precede, ci aspetta, si mostrerà, a casa nostra, forse in cucina, forse nella camera da letto, forse nei primi negozi e attività che iniziano a ripartire, certamente è lì nei letti di ospedale mentre le “bende” del dolore e della fatica ancora avvolgono i corpi dei nostri fratelli. Non aspettiamoci una nuova apparizione, sia chiaro. Come però avviene per il discepolo amato, Giovanni, che solo quando si scorge nel sepolcro si dice “vide e credette” (cf. Gv 20,8), aspettiamo di vederlo come Giovanni nell’intensità dell’amore che aveva per il suo Signore, questo permise a lui ieri e a noi oggi di intuire la sua presenza. Ecco dunque dove voglio arrivare: il Risorto è lì a casa tua, è nella tua vita, è nel tuo cuore, accoglilo, amalo e saprai intuire la Sua presenza, consolante, amorevole, vitale.
Per tale motivo, come vi è già noto, ho anche pensato che in questo tempo pasquale, diversamente da come abbiamo vissuto in precedenza, potremo fare a meno di qualche diretta streaming, perché possiate riscoprire la bellezza di essere Chiesa Domestica, che come San Paolo ci racconta, era la consuetudine dei primi cristiani (cf. 1 Cor 116,19; Col 4,15; Fil 2).
«Ecco, sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me» (3,20). “Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo!” ci diceva San Giovanni Paolo II.
E allora carissimi, abbiate il coraggio di accoglierlo a casa vostra riunendo la vostra famiglia, parlate di Dio, pregate tra di voi, anche senza collegarvi a un televisore o ad una diretta sul telefonino, rimanete con Lui ed Egli sarà con voi.
Vi suggerisco due orari che potrebbero vederci uniti come comunità orante: al mattino potremmo pregare ognuno da casa le Lodi alle 9.00 (scaricando l’app sul telefonino Liturgia delle Ore – Cei), e la sera invece recitare il Santo Rosario alle 19.00. In Chiesa celebrerò ogni giorno come di consueto la Santa Messa anche se non ci sarà la diretta, almeno non sempre; di sicuro la Domenica alle 11.00 continueremo, ma di volta in volta di avviserò di quali appuntamenti saranno trasmessi in diretta streaming dalla pagina Facebook della Parrocchia. Vi suggerisco comunque di poter utilizzare TV2000 sia per molte catechesi e approfondimenti, anche per i bambini, sia per le Messe del Papa al mattino oppure sui social Vatican News.
Ci sono tanti modi per sentirci vicini e come vi dicevo anche domenica, chiamatemi ogni volta che vorrete. Vi abbraccio e benedico di cuore. Coraggio.
Don Daniele