L’ultima serata della settimana formativa è stata dedicata al tema educativo con l’aiuto del pedagogista Alessandro Ciasullo. Abbiamo potuto analizzare che il lockdown ha stravolto la quotidianità di tutti. Non è stato facile gestire minori, già di per sé vulnerabili, ognuno con le sue caratteristiche e fragilità. Tenerli chiusi a causa delle restrizioni è stato difficile. Le tensioni sono aumentate anche a causa di una convivenza forzata che ne ha acuito le conflittualità. Sono diminuiti i momenti di sfogo ed è venuta a mancare la rete esterna di attività informali, come lo sport. Venendo meno la possibilità di aggregazione e socializzazione ci siamo dovuti reinventare del tutto, sperimentando altre modalità per mantenere le relazioni.
Il tema del web e i social media è diventato centrale. Se da un lato ha aiutato, in alcuni contesti, dall’altro è diventato evidente quanto i ragazzi siano rimasti confusi in merito alle potenzialità e ai rischi correlati ai media. La DAD non è stata liberamente scelta, ma determinata da un contesto drammatico, dove all’isolamento fisico, gravato da timori per la salute, incertezze sociali e problematicità economiche, si sono sovrapposte, in molti casi, condizioni di precarietà.
Si devono considerare, poi, i vari motivi che hanno reso meno democratica questa didattica, rispetto alle opportunità offerte dalla scuola italiana: la difficoltà di connessione, il fatto che sovente l’unico mezzo adoperato dai ragazzi è stato il cellulare, abbastanza limitante per la finalità richiesta o che, spesso, adoperando l’unico computer di casa anche genitori e fratelli, hanno reso più angusti gli spazi di casa.
Agli entusiasti delle novità, sommessamente, vorrei ricordare che Platone, di fronte alla rivoluzione della trasmissione del sapere con la scrittura, nel ” Fedro“, affermava che niente poteva superare il magistero della parola viva perché parlando si scrive nell’animo del discepolo che deve essere educato, senza improvvisazione.
Come comunità possiamo intervenire lavorando sui luoghi, sull’ intersoggettività,
sull’ identità e molto altro ancora.
Buon cammino a tutti!