La speranza rinasce per noi, dal 18 Maggio è di nuovo possibile partecipare alla Santa Messa in parrocchia. Come ci ha ribadito il Vescovo, è necessario far ripartire la vita comunitaria con fiducia, ma anche con cautela e gradualità. Questo ci impone alcune attenzioni da avere nella nostra comunità, ecco quindi 10 regole per ripartire:
- Evitare ogni assembramento, sia davanti la Chiesa che al suo interno, sia all’ingresso che uscendo, sia durante la celebrazione per qualsiasi motivo;
- Rispettare il numero massimo di capienza stabilito dal parroco di 35 persone che saranno sedute a oltre 1,5 mt. È un numero che ci consente di ripartire adagio, non dimentichiamoci cosa abbiamo vissuto. I 35 posti singoli qualora ci fossero dei nuclei familiari aumentano, ci sono infatti 5 aree destinate alla famiglia che quindi anziché ospitare solo 2 persone potranno ospitarne in più visto che si tratterà di congiunti.
- In questa prima fase di apertura è possibile informarci in anticipo della propria partecipazione a Messa, per rendere l’accesso in Chiesa agevole e sicuro. Basterà inviare un messaggio al numero della segreteria al 3773207356, scrivendo il proprio nome e cognome e il giorno e ora della celebrazione a cui si vorrebbe partecipare. Eviteremo attese e assembramenti davanti la Chiesa, eviteremo di dover invitare le persone a tornare a casa, per assenza di posti disponibili o avere altri spiacevoli inconvenienti. Anche quando dovesse avvenire sarà bene verificare se c’è disponibilità di posti ad altri orari o in altre chiese. Per gli anziani non c’è nessuna necessità di prenotazione, abbiamo per loro dei posti riservati, così come avremo comunque alcuni posti disponibili per chi non ci avesse informati in anticipo.
Ricordiamoci che vi è la dispensa dal precetto domenicale, per cui a rotazione diamo a tutti la possibilità di venire a Messa, anche nei giorni feriali.
- Non è consentito l’accesso al luogo della celebrazione a coloro che sono stati in contatto con persone positive a SARS-CoV-2, così come a chi avesse una temperatura corporea di 37,5° o avverte altri sintomi di qualsiasi genere.
- La cura dell’igiene personale e del luogo di culto sono necessari, pertanto attenzione a:
- Indossare sempre la mascherina, durante tutto il tempo della celebrazione;
- igienizzare le mani all’ingresso e all’uscita, e se possibile prima di ricevere la comunione;
- igienizzare le scarpe all’ingresso della Chiesa sugli appositi tappeti;
- rispettare le distanze a sedere e in piedi di almeno 1,5 mt;
- la Chiesa oltre ad essere stata sanificata prima del 18 maggio, verrà igienizzata dopo ogni celebrazione con prodotti antisettici;
- in sacrestia è consentito l’accesso solo al parroco che, dopo aver igienizzato le mani e usato i guanti, preparerà l’occorrente per la Messa;
- il sacerdote userà i guanti e la mascherina anche per la distribuzione della comunione, i fedeli, invece, si recheranno in fila per uno mantenendo le distanze, attenti ai simboli sul pavimento.
- In Chiesa ci si siede solo dove troveremo i simboli sulle panche con scritto “siediti qui”, mentre le famiglie potranno sedersi anche nelle aree destinate. Dei volontari istruiti ci aiuteranno di volta in volta.
- Per la Confessione si potrà riceverla ogni sera preferibilmente dopo la Messa alle 18.30 in Chiesa nella zona dedicata oppure il Mercoledì dalle 9.00 alle 12.00 presso l’ufficio parrocchiale, oppure in qualsiasi momento contattando il parroco o il numero di segreteria.
- In streaming verrà trasmesso solo il Santo Rosario quotidiano e la Celebrazione Eucaristica della Domenica alle 11.00.
- Nei funerali, oltre a mantenere la capienza consentita, non è possibile dare le condoglianze.
- Le offerte si raccolgono solo nel contenitore posto all’ingresso della Chiesa o nelle lumiere votive, come di solito.
Per ogni altra questione si faccia riferimento alle disposizioni del Vescovo Diocesano e dei Vescovi della Campania, così come agli accordi tra la Cei e il Governo.
Sappiamo bene che potrebbe pesare avere questi e altri accorgimenti, ma speriamo anche che siano solo una questione temporanea, nell’attesa che il virus venga debellato; di certo è questo il modo che abbiamo adesso per prenderci cura della nostra vita e della vita degli altri.