Questo tempo di Quaresima che sta per iniziare sia il tempo per aprirci agli altri e non chiuderci ancor di più in noi stessi. La “fine” della pandemia accellera il desiderio di ritrovarci e vivere nuove esperienza di socialità, la guerra però complica tutto questo e lo forse arresta. C’è stato un bel momento di ascolto della comunità e delle sue necessità, con la partecipazione di un nutrito gruppo di operatori e fedeli, con i quali abbiamo anche condiviso le paure per la guerra ma anche la determinazione a non scoraggiarci e anzi a lottare e preghare per la pace.
Cosa ripresa nella discussione successiva del Consiglio Pastorale, dove non abbiamo potuto che accertare la necessità come parrocchia e singoli operatori pastorali di lavorare per la serenità, che diventa un obiettivo primario in particolare con i bambini e i giovani, nel voler dare loro risposte e magari occasioni di svago, ma soprattutto la vicinanza di adulti capaci di essere al loro fianco, rincuorandoli e sostenendoli.
Dare serenità in questo tempo non potrà purtroppo significare eliminare le difficoltà o le paure ad essere legare, ma avrà come termine preciso la garanzia di poter sempre contare sulla comunità cristiana e umana, che si pregia di essere fraterna, e soprattutto poter contare sulla vicinanza di Dio: confitemini Domino. Questo leitmotive, questa giaculatoria, risuoni costantemente nel nostro cuore perché mai dovremo credere che Dio ci abbia abbandonati, ma sempre sperimentarne la sua presenza e imparare a leggere dai segni del tempo che viviamo la strada migliore per ognuno nel vivere la conversione.
La discussione è proseguita nella verifica dei vari ambiti di lavoro del Consiglio, e in particolare si segnala quando segue che sarà oggetto del lavoro comune:
- Il settore #famiglia è investito della rappresentanza Sinodale nella Diocesi e ci aiuteranno a vivere le iniziative ad esso rivolte;
- La vita #intraecclesiale dovrà fare particolarmente tesoro dell’ “amore fraterno”, riscoprendo il valore di appartenenza ad una comunità che serviamo come operatori pastorali nella quale dobbiamo risplendere come astri, nella carità e nel senso di famiglia ecclesiale. Iniziative di identità e condivisione saranno attenzionate a tal riguardo.
- Ricalcando e ribadendo la validità del 1°Meeting parrocchiale di confronto, oltre a ridare l’appuntamento al 1 Marzo, abbiamo insistito nell’ambito della nuova #evangelizzazione e vita sociale all’importanza di portare annuncio e vicinanza alla comunità, uscendo fisicamente sia nel tempo di Quaresima con momenti di preghiera e ascolto della Parola presso i vari condomini, sia nel tempo di Pasqua con il ritorno delle benedizioni delle case e a Maggio con la preghiera quotidiana del santo Rosario anche nelle famiglie. Le iniziative sono al vaglio e in questi giorni si troverà la linea più idonea.
- Per la vita della #casacomune, avanzano le progettazioni sia del restauro della Chiesa che per la nuova costruzione, a cui potremmo partire a breve con la sostituzione degli appliques in Chiesa, per iniziare a dare una veste e una luce nuova alla nostra casa. Attenzione anche all’Oratorio parrocchiale che vogliamo riprogrammare in particolare con il settore #giovani, con cui si calendarizzeranno anche proposte di servizio\vivibilità nella comunità
- Particolare attenzione alla vita #liturgica, di preghiera e di spiritualità, essendo un tempo propizio la Quaresima per riscoprire la preghiera; siamo inoltre nell’anno della preghiera in parrocchia e vogliamo esercitarci in questo senso anche qualificando o aggiungendo momenti che già si vivono comunitariamente, come il Santo Rosario, le Lodi, l’Adorazione Eucaristica e il sacramento della Riconciliazione, ecc.
- Nel settore #catechetico\formativo ovviamente sono anche qui al vaglio alcune idee molto interessanti per la vita di comunità e in particolare per i bambini e giovani, che coincideranno con la ripresa delle attività di catechesi in presenza. Da sfruttare e incentivare sempre più l’ambito comunicativo dei social per offrire un ritorno della vita di comunità a chi è lontano.
- La vita di #carità che sempre accompagna la Chiesa, stavolta più che proporre iniziative nuove, salvo indicazioni emergenziali che potranno arrivarci in seguito, vuole ridare nuova linfa di sostegno e di conoscenza a quelle molteplici iniziative di aiuto che si vivono ma di cui forse sappiamo poco.
La seduta si è conclusa alle 21.20, con l’augurio e la preghiera per la pace.