Lettera di inizio anno pastorale

“Appassionati di Vangelo, pellegrini di speranza.”

Carissima comunità,

Con gioia e rinnovato entusiasmo ci prepariamo a iniziare un nuovo anno pastorale, un anno speciale, che ci condurrà verso il Giubileo ordinario del 2025. Questo cammino ci invita a essere pellegrini di speranza, a rinnovare la nostra adesione al Vangelo e ad accendere nei cuori della gente l’amore per Dio, come diceva San Vincenzo De Paoli, perché “l’amore è inventivo all’infinito”. Siamo chiamati a testimoniare questa speranza nel nostro contesto quotidiano, con il desiderio di far risplendere la luce di Cristo nelle nostre famiglie, nel lavoro e nelle nostre comunità.

Collaborazione e servizio

Quest’anno siamo particolarmente grati per la disponibilità di un nuovo gruppo di lavoro, che collaborerà attivamente con il Consiglio Pastorale e il Consiglio per gli Affari Economici. La loro presenza e il loro impegno saranno segno di una comunità viva e desiderosa di crescere nel servizio. Tuttavia, questo cammino richiede il sostegno e la preghiera di tutti noi, affinché il loro lavoro possa portare frutto. È infatti importante ricordare che, come affermava San Giovanni Crisostomo, “non vi è nulla di più potente della preghiera; essa rende possibile ciò che sembra impossibile”.

Nelle prossime settimane quindi con loro predisporremo un calendario di appuntamenti e attività, provando a rispondere ai bisogni spirituali della nostra gente.

Lievito di speranza nel mondo

Il mondo di oggi è lacerato da guerre, divisioni e conflitti. In questo contesto, noi cristiani siamo chiamati a essere lievito di speranza, piccoli segni di luce in mezzo alle difficoltà. Papa Francesco, nella sua esortazione apostolica Evangelii Gaudium, ci ricorda che “è questo il momento di ritornare al Vangelo” per ridare anima alla nostra testimonianza. Il Vangelo, infatti, ci chiama a essere testimoni credibili di amore e di pace in un mondo che ne ha tanto bisogno. Come cristiani, non possiamo rimanere indifferenti; siamo chiamati a essere la “luce del mondo” (Mt 5,14), a portare Cristo in ogni angolo della società.

L’oratorio e l’attenzione alle nuove generazioni

Il nostro cammino pastorale darà continuità al percorso intrapreso negli scorsi anni, con un’attenzione speciale all’oratorio parrocchiale,luogo di crescita umana e spirituale per le nuove generazioni. Le attività di quest’anno saranno focalizzate sull’accoglienza e sull’informalità, sullo sport e il tempo libero, affinché i giovani possano sentirsi accompagnati e valorizzati. Tuttavia, non dimentichiamo che anche i nostri anziani hanno bisogno di assistenza e vicinanza. La collaborazione con la Caritas parrocchiale sarà quindi essenziale, per far sì che nessuno venga lasciato solo, in uno spirito di autentica fraternità e servizio.

La famiglia: luogo di educazione e speranza

Una particolare attenzione dovrà essere rivolta alla famiglia, che sempre più deve essere sostenuta nel suo cammino di vita e nell’educazione delle nuove generazioni. La famiglia è il luogo privilegiato dove si impara l’amore e la solidarietà, ed è per questo che va accompagnata con cura e dedizione. San Giovanni Paolo II*ci ha ricordato che “il futuro dell’umanità passa attraverso la famiglia”, e noi, come comunità cristiana, dobbiamo essere vicini alle famiglie, sostenendole e accompagnandole in ogni momento.

Preghiera e adorazione: il cuore del nostro impegno

Per dare forza e anima al nostro lavoro pastorale, il Vescovo ci richiama fortemente a riscoprire l’importanza della preghiera e dell’adorazione. È qui che troviamo l’energia spirituale per il nostro impegno quotidiano. In modo particolare, agli operatori pastorali è richiesto di coltivare questa dimensione, affinché il loro servizio non sia solo una questione di organizzazione, ma prima di tutto un atto di fede e amore per Dio. Santa Teresa di Calcutta ci ha ricordato che “la preghiera non è chiedere. È un unirsi alla volontà di Dio”.

Siamo tutti fratelli

Infine, ci domandiamo: come parlare di Dio oggi? In un mondo spesso distratto, il nostro compito è far risuonare il Vangelo come parola di libertà, capace di toccare i cuori e liberare le menti. Come San Francesco d’Assisi ci ha insegnato, “predica sempre il Vangelo, e se necessario, usa le parole”. La nostra testimonianza quotidiana è il più potente annuncio che possiamo offrire.

Concludo con l’invito a camminare insieme, come una comunità di fratelli e sorelle, sostenendoci reciprocamente e guardando con fiducia e speranza al futuro che ci attende.

Con affetto fraterno camminiamo insieme.

Don Daniele Palumbo

CF 90000380643